Sottrazione e Impatto

sottrazione

Nell’articolo precedente ho condiviso il messaggio centrale di IMPATTO: L’innovazione senza limiti è di origine spirituale.
Ma cosa significa? E cosa c’entrano impatto e sottrazione?

Come abbiamo scritto nel libro, quando parliamo di spiritualità o misticismo non ci riferiamo ad un concetto esoterico o religioso.

Con spiritualità indichiamo semplicemente la pratica di accedere alle dimensioni più sottili del sé, per integrarle ed esprimerle

E poiché la conoscenza che la mente ha di qualsiasi cosa è limitata dalla conoscenza che ha di se stessa, la spiritualità diventa la chiave per espandere la nostra capacità di portare più umanità in ogni nostro pensiero, parola o azione.

L’impatto della nostra innovazione dipende da questo. Spesso, i gesti delle persone che hanno un impatto radicale e trasfomativo non sono di per sé straordinari.

Anzi, presi singolarmente possono sembrare piuttosto ordinari.

Ma gli innovatori leggendari infondono e portano così tanta umanità nel loro gesto creativo da amplificarne enormemente l’impatto.

La spiritualità è quindi l’ingrediente segreto per creare innovazioni senza limiti.

È ciò che espande e amplifica l’impatto delle configurazioni, dei framework, delle metodologie e degli strumenti incredibili che abbiamo a nostra disposizione per fare innovazione.

Nel libro forniamo un modello che permette di navigare questo viaggio per accedere alle dimensioni più sottili del sé.

È un modello che riconosce l’essere umano come un’entità multistrato, da quello più esterno e materiale di cui possiamo fare esperienza attraverso i nostri sensi, a quello più interno che comprende l’aspetto senza tempo e senza spazio del nostro essere.

Integrare ed esprimere tutti questi strati è l’essenza della pratica spirituale. E la sottrazione è il cuore di questa pratica.

Immagina di sbucciare una cipolla. Ogni buccia di cipolla può essere vista come uno strato di condizionamento – i nostri sistemi di credenze, le abitudini o i riflessi costruiti attraverso una vita di esperienze – che blocca l’accesso ad uno strato o dimensione di sé più sottile.

Solo attraverso questo processo di sottrazione siamo in grado di accedere agli strati più sottili, integrarli ed esprimere pienamente il nostro immenso potenziale creativo.

Affrontare tale processo di sottrazione non è un’impresa facile. Specialmente in una società che è fortemente convinta che si possa crescere solo per addizione.

Investiamo una grande quantità di tempo ed energia nel raccogliere e accumulare teorie, informazioni, conoscenze, tecniche, abilità e modelli, con la convinzione che all’interno di questo enorme database di conoscenze troveremo tutte le risposte che cerchiamo.

Tuttavia, le innovazioni basate solo su ciò che abbiamo accumulato nel tempo sono vincolate dal passato e limitate dai condizionamenti della mente umana.

Nel migliore dei casi, sono un rimescolamento del passato, se non semplici prosecuzioni o ripetizioni dell’esistente.

Solo attraverso un processo di sottrazione possiamo raggiungere quello spazio di non conoscenza dove, usando le parole di Jiddu Krishnamurti, “c’è questa creatività che si può esprimere attraverso varie competenze e abilità senza causare ulteriore sofferenza.

Questo vale per il singolo individuo, per un team, per un’organizzazione o un’intera comunità. Ne parliamo in modo più esteso nel prossimo articolo sulle due leve della creazione di impatto: consapevolezza e configurazione.

 

Fabio Salvadori

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Impatto
Innovare il sé per innovare il mondo

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