Burocrazia Interiore

Nel loro libro Humanocracy, Gary Hamel e Michele Zanini illustrano l’elevato costo – umano ed economico – della burocrazia nelle organizzazioni. Evidenziano anche, con una serie di esempi concreti, l’incredibile potenziale umano che viene liberato da qualunque organizzazione che adotta i principi della “umanocrazia”. In una burocrazia, gli esseri umani sono meri strumenti, impiegati da un’organizzazione per creare prodotti e servizi. Quando adotta l’approccio presentato in Humanocracy, l’organizzazione diventa lo strumento o il veicolo che gli esseri umani usano per migliorare la loro vita e quella di coloro che servono. Ripensare le organizzazioni in modo umanocratico, quindi, consente di creare lo spazio affinché il potenziale creativo dell’individuo possa emergere.

Il concetto di burocrazia mi è tornato in mente qualche settimana fa. Lo scorso dicembre, ho viaggiato prima dall’Europa al Medio Oriente, poi in India per rientrare infine in Italia. Mi rendo conto di dire un’ovvietà, ma viaggiare non è più semplice come una volta. La pandemia ha complicato tutto, e proprio quando le cose sembravano tornare verso una pseudo-normalità una nuova variante ha complicato tutto, incluso viaggiare. Mentre mi districavo nel caos della burocrazia di ogni paese, ho incontrato persone di ogni tipo; da quelle più flessibili disposte a navigare il caos per far funzionare le cose a quelle più rigorose incapaci di andare oltre liste e regole, anche se incomplete o poco chiare.

Questa varietà umana, mi ha portato a riflettere sulla burocrazia interiore. Quella cioè che sviluppiamo dentro di noi, nella nostra testa. In parte, la burocrazia interiore è un riflesso di quella esterna. Vivendo e lavorando per così tanto tempo immersi in un ambiente burocratico, quella rigidità si insinua silenziosa nella nostra mente fino a diventare parte integrante di chi siamo e di come facciamo le cose. In parte, è risultato di un processo naturale e spesso inconsapevole, attraverso cui le esperienze che viviamo ci portano a sviluppare credenze, convinzioni e assunzioni su noi stessi e sul mondo. Finché a un certo punto, siamo così concentrati su ciò che dobbiamofare che ci dimentichiamo di ciò che possiamofare. Questa è ciò che chiamo burocrazia interiore; un insieme di credenze, assunzioni e condizionamenti, spesso inconsci, che limitano la nostra capacità di esprimere il nostro pieno potenziale umano.

Se ti senti bloccato quindi, forse la tua burocrazia interiore ha preso il sopravvento sulla tua umanità ed è il momento di iniziare a sottrarre.

 

 

Fabio Salvadori

I nostri libri

Humanocracy
Lavori appassionanti, organizzazioni resilienti, zero burocrazia

27.55

Impatto
Innovare il sé per innovare il mondo

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